Stoccolma: Skansen, Royal Canal Tour, Kungsholmen

Domenica 24 luglio 2011

Ancora sole, ma c’è molto vento. Stanchi delle interminabili camminate dei due giorni precedenti decidiamo di fare la tessera giornaliera per i trasporti pubblici, circa 120 Kr a testa. La timbriamo in modo che ci serva anche l’indomani, quando saluteremo lo Zinkensdamm e Stoccolma per recarci con gli zaini alla stazione dei treni con destinazione Rättvik.

Stoccolma è davvero piacevole girarla a piedi, cogliendo i suoi vari scorci sull’acqua, le vie strette e incantevoli, le tipiche case e i palazzi colorati. Le macchine non sono tante (le bici invece sì!) e gli automobilisti sono estremamente rispettosi dei pedoni, come dappertutto nel centro-nord europeo. Le distanze non sono incolmabili e le bellezze sono un po’ ovunque. Tuttavia dopo averla visitata in lungo e in largo Djurgården lo raggiungiamo con la funzionalissima metro (Tunnelbana), fermandoci alla stazione Karlaplan e poi proseguendo con calma a piedi.

Arriviamo allo Skansen Museet verso le 11. Davvero interessante, propone numerosi edifici originali portati da tutti gli angoli della Svezia e appartenenti a varie epoche, soprattutto l’Ottocento e l’inizio del Novecento, disposti nell’ampia collina: case, botteghe, fattorie, un’antica farmacia, una tipografia, la panetteria che vende dolci appena sfornati, etc. Un’interessante immersione nella vita svedese, con tanto di figuranti vestiti negli abbigliamenti tipici. Il museo comprende anche lo zoo, con animali scandinavi quali renne, alci, orsi, foche, etc.

Una volta usciti è ora di pranzo e mangiamo un boccone in uno dei numerosi chioschi subito fuori dal museo. Poi raggiungiamo Nybroplan dove prendiamo un battello per un breve giro turistico: scegliamo il Royal Canal Tour, che ci fa circumnavigare Djurgården offrendo suggestive vedute e facendoci apprezzare ancora di più questa bellissima e verdissima isola, in cui gli abitanti di Stoccolma si divertono e si rilassano girando per le infinite piste ciclabili o facendo jogging in mezzo alla natura. Tornando alla zona dello sbarco ammiriamo l’Af Chapman, famoso vascello trasformato in albergo/ostello (ovviamente sempre pieno, durante i preparativi del viaggio c’era stata una vaga idea di soggiornarvi ma proprio non c’era posto). Torniamo in Karlaplan, ci riposiamo un po’ nella tranquilla piazza e poi in metro andiamo a Sergels Torg, dove saliamo sul bus per la Stadshuset, il municipio di Stoccolma, nel quartiere Kungsholmen. La fermata apposita della Tunnelbana è chiusa per lavori e lo si può raggiungere solo in bus. Purtroppo sbagliamo direzione e ci ritroviamo in una zona periferica della città. Al capolinea la gentilissima autista ci informa su come raggiungerlo. Abbiamo perso un po’ di tempo ma siamo tuttavia contenti di essere stati in una zona inusuale di Stoccolma. Torniamo in centro e raggiungiamo a piedi la Stadshuset, che vista l’ora è ormai chiusa al pubblico, ma la ammiriamo da fuori nel piacevole giardino affacciato sul lago Mälaren. In questo maestoso edificio ogni anno il 10 dicembre viene organizzato il banchetto dei Nobel: dopo la consegna dei premi alla Konserthuset si recano tutti qui per la cena e la cerimonia finale.

Dopo esserci rilassati nel giardino e scattato alcune foto al panorama di Södermalm che si apre davanti al di là del lago Mälaren, andiamo a spasso per Kungsholmen, quartiere ex-operaio, ora residenziale. Quindi, approfittando della tessera giornaliera della metro facciamo un giro verso la periferia fino a Tensta, ammirando alcune bellissime stazioni della metropolitana, edificate a mo’ di grotte. Davvero particolari. Torniamo quindi in centro, sempre con la metro, per assistere al concerto di musica classica alla Maria Magdalena Kyrka di Södermalm. Intimo e coinvolgente: piano, organo e fiati, con la musicista danese che mi colpisce suonando un brano con due flauti contemporaneamente! Finito il concerto andiamo a Gamla Stan per la cena, e dopo un lungo girovagare osservando menù e prezzi vari decidiamo di tornare allo Slingerbulten dove ci eravamo trovati bene. Ho una fame nera e ordino sia un antipasto di aringhe in varie salse che un secondo con le classiche polpette svedesi alla noce moscata (le mitiche köttbullar). Tutto eccezionale, tanto che lascio una buona mancia al cameriere, anche se l’antipasto me l’ha portato dopo il primo…

Abbandonato il locale passeggiamo per i vicoli di Gamla Stan che, essendo tarda serata di domenica, sono quasi privi di turisti e ce la possiamo quindi godere in tutta tranquillità.

continua…

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