Lunedì 25 luglio 2011
Salutiamo l’accogliente Zinkensdamm Hostell e l’affascinante quartiere di Södermalm e raggiungiamo, sfruttando ancora la metro, la stazione principale di Stoccolma, T-Centralen. Compriamo un po’ di cibarie per il viaggio e saliamo in treno. Destinazione nord verso Rättvik. A dire il vero non c’è un motivo per cui abbiamo scelto questa meta, volevamo spostarci da Stoccolma per visitare la campagna svedese e avevamo visto delle bellissime immagini di questo paesino sul lago Siljan. La scelta si rivelerà azzeccata.
Superfluo dire che i treni svedesi sono efficienti e pulitissimi. L’unico inconveniente è che ogni tanto ci dobbiamo trasferire di posto in posto perché la maggior parte dei passeggeri che saliva nelle varie stazioni aveva prenotato. Il viaggio di andata, acquistato dall’Italia sul sito della SJ, è costato appena 16 euro circa a testa. Con nostra grande sorpresa il treno era più economico del bus. Il tempo passa velocemente osservando il panorama fatto di verdi prati, immense foreste di betulle o conifere, laghi e laghetti, tipiche casette di legno dipinte di rosso, etc.
Alla fermata di Uppsala abbiamo l’occasione di ammirare, anche se da lontano, la maestosa cattedrale, la più grande dell’Europa settentrionale insieme a quella di Trondheim, Norvegia.
Dopo circa tre ore e mezza di viaggio arriviamo a Rättvik alle 14:50, in perfetto orario. Una rapida occhiata al bellissimo lago Siljan, su cui si affaccia la stazione, e poi ci dirigiamo verso l’Enåbadets Camping (Enåbadsvägen 8). Dopo un po’ di coda ci assegnano il cottage, il C2, un’incantevole casetta rossa di legno. Anche questo l’avevamo prenotato dall’Italia per sole 510 Kr, camera da tre. L’inconveniente è che non ci sono lenzuola in dotazione e ce le affittano per 90 Kr a testa, un piccolo furto… Il posto però è fantastico, immerso nel verde e circondato dalle foreste, silenzioso e tranquillo. Purtroppo i bagni sono all’esterno e per andarci bisogna attraversare un ponticello di corda sopra un ruscello. Dopo esserci sistemati ci dirigiamo verso il centro del paese, con il cielo che si sta rannuvolando e rilascia qualche scroscio di pioggia. Il lago è bellissimo, così come il paesaggio che lo circonda e la spiaggetta di sabbia rossa che lo anticipa. Vediamo in lontananza una signora svedese che fa il bagno, noi ci limitiamo ad immergerci fino alle ginocchia, l’acqua non è così fredda ma il tempo non è dei migliori. Poi ci addentriamo sul lungo molo. L’atmosfera è di una tranquillità rilassante. Una volta arrivati alla sua estremità, nel mezzo del lago, inizia a piovigginare, poi a piovere, quindi a diluviare. Ci rifugiamo sotto uno degli alberi sullo spiazzo aspettando che smetta un po’. Quando la pioggia sembra diminuire torniamo verso riva, ma poi riprende a piovere forte, allora andiamo nella sala di aspetto della stazione e ne approfittiamo per informarci sui treni per Stoccolma del giorno successivo. Siccome la pioggia non vuole cessare corriamo verso una konditori (pasticceria) al di là della strada e ci consoliamo bevendo tè e assaggiando i prelibati dolci svedesi, con la proprietaria che ci accoglie calorosamente perché è stata in Italia da turista. Passiamo un paio d’ore spensieratamente, insomma facciamo la classica ficka (merenda) svedese, poi quando il tempo migliora ci avventuriamo per Rättvik, osservando ogni casa, il municipio, la chiesa, poi di nuovo il lago Siljan, scattando un sacco di foto. Girovagando per il paese si fa ora di cena, sono ormai le 9 passate. Scegliamo il Big Street Barbecue, un pub dove assaggio un buonissimo toast skagen e mi strafogo con un bel piatto di salmone con contorni vari.
Poi verso le 11 torniamo sul lungo lago per ammirare il suggestivo paesaggio scandinavo ormai notturno, affascinante, e quindi a dormire al campeggio. Una notte tranquilla, anche se verso le 4 mi sveglio perché devo andare in bagno, mi tocca quindi vestirmi e attraversare il famoso ponticello. Noto che è già arrivata l’alba, siamo a nord d’altronde…
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